Antonio Cavallucci (Sermoneta, 21 agosto 1752 – Roma, 18 novembre 1795) è stato un pittore italiano del tardo barocco.

Biografia

Nativo di Sermoneta, nel Lazio, il suo talento artistico venne presto riconosciuto da Francesco Caetani, duca di Sermoneta: questi, nel 1765, portò con sé l'allora tredicenne Cavallucci a Roma, dove egli divenne allievo di Stefano Pozzi e tre anni più tardi di Gaetano Lapis. Studiò disegno presso l'Accademia di San Luca negli anni 1769-1771.

La prima opera nota di Cavallucci è databile alla metà degli anni 1760: si tratta di un fregio decorato a tempera nella Casa Cavallucci a Sermoneta. Il primo ritratto da lui eseguito era del suo benefattore, il duca Francesco Caetani: di questo dipinto rimane oggi solo un'incisione del 1772 di Pietro Leone Bombelli.

La sua prima commissione importante fu la decorazione di cinque stanze di udienza nel Palazzo Caetani a Roma nel 1776, che risolse eseguendo scene mitologiche e allegorie appropriate per ciascuna stanza.

Nei primi anni ottanta si dedicò principalmente al genere della ritrattistica: tra le opere del periodo, un altro ritratto del duca Francesco Caetani e della moglie, Teresa Corsini duchessa di Sermoneta.

Il dipinto più importante di questa fase della sua carriera è probabilmente Le origini della Musica (1786), basato sulle illustrazioni del trattato Iconologia (1593) di Cesare Ripa.

Cavallucci passò al servizio di un nuovo patrono, il cardinale Romoaldo Braschi-Onesti, nipote di papa Pio VI: nel 1788 l'artista dipinge i ritratti di cardinale e pontefice. La sua fama cresceva sempre di più, ed egli entrò a far parte delle prestigiose Accademia di San Luca (1786), Accademia dell'Arcadia (1788) e Congregazione dei Virtuosi al Pantheon (1788).

Pare che egli sia riuscito a dipingere un ritratto di San Benedetto Giuseppe Labre mentre questi era in estasi, ma è più probabile che Cavallucci lo abbia visto in questa condizione e lo abbia fatto posare nel suo studio in quell'atteggiamento. Negli ultimi anni lavorò per il cardinale Francesco Saverio Zelada alla decorazione della chiesa titolare di quest'ultimo, la basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti di Roma, dove morì nel 1795.

Nella sua pittura egli fu influenzato da Pompeo Batoni e Anton Raphael Mengs, ma nei suoi quadri si avverte anche il gusto nordeuropeo che alla fine del XVIII secolo stava affermandosi a Roma. Tra i suoi allievi vi era il portoghese Domingos Sequeira.

Selezione di opere

  • Ritratto di Girolamo Silvestri, Pinacoteca dell'Accademia dei Concordi, Palazzo Roverella, Rovigo
  • Abigail di fronte a David (1773)
  • Partenza di Ettore da Andromaca (1773)
  • Crocifissione con santi (1773)
  • Presentazione della Vergine (1786), Cattedrale di Spoleto
  • Venere e Ascanio, Palazzo Cesarini, Roma
  • Investitura di S. Bona (1791), Cattedrale di Pisa
  • Principe del Belvedere (1793), Museo nazionale di Capodimonte, Napoli
  • Sant'Elia e il Purgatorio (1793), S. Martino ai Monti, Roma
  • Presentazione a san Benedetto dei discepoli Placido e Mauro, pala d'altare (1789), cappella eponima della chiesa di San Nicolò l'Arena, Catania
  • San Benedetto nel deserto libera un uomo dalle catene, dipinto (1789 c.), cappella eponima della chiesa di San Nicolò l'Arena, Catania
  • Sacra Famiglia, dipinto (1790 c.), commissione del religioso benedettino Raffaele De Leyva per la chiesa di San Nicolò l'Arena, oggi custodito nel Museo diocesano di Catania
  • San Giovanni Evangelista, 1793, tondo su uno dei pennacchi sotto alla cupola del Duomo di Urbino.
  • San Francesco annuncia il Perdono alla folla, Cappella di San Diego d'Alcalà, basilica di Santa Maria degli Angeli, Assisi
  • Quo vadis?, Sagrestia di San Pietro, Città del Vaticano
  • Presentazione di sant'Andrea a Gesù, Tesoro di San Pietro, Cappella dei Beneficiati, Città del Vaticano

Note

Bibliografia

  • Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, Vol. IX, p. 557.
  • Giovan Battista Vinci, Elogio storico del celebre pittore Antonio Cavallucci, Roma,1795
  • Giovan Gherardo De Rossi, Vita di Antonio Cavallucci da Sermoneta pittore,1796
  • L. Lanzi, Storia pittorica dell’Italia, ed. a cura di M. Capucci, Firenze, 1968
  • S. Roettgen, Antonio Cavallucci Un pittore romano tra tradizione e innovazione, in Boll. d’arte, LXI (1976)
  • S. Roettgen, Antonio Cavallucci e la sua pittura religiosa. Un pictor cristianus nella Roma di Pio VI in Studi sul Settecento romano: Palazzi, chiese, arredi scultura, a cura di E. Debenedetti, Roma, 2011
  • Alessandro Agresti, un artista e il suo mecenate: Francesco V, Antonio Cavallucci e la decorazione del Palazzo Caetani a Via delle Botteghe Oscure in Rivista dell’Istituto Nazionale d’Archeologia e Storia dell’Arte, 68, Terza serie, anno XXXVI, 2013, Pisa-Roma, Fabbrizio Serra Editore
  • L. Filippone, S. Ridolfi, I. Carocci, Le mani e il volto di Pietro nella pittura di Antonio Cavallucci, edizioni Capitolo Vaticano, Roma, 2009
  • S.Testa , Antonio Cavallucci detto “Il Raffaello del suo tempo”, Roma, 2023

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Cavallucci

Collegamenti esterni

  • Cavallucci, Antonio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Alessandro Cruciani, CAVALLUCCI, Antonio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
  • Cavallucci, Antònio, su sapere.it, De Agostini.
  • (EN) Antonio Cavallucci, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
  • Stefi Roettgen, CAVALLUCCI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 23, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.
  • Opere di Antonio Cavallucci, su MLOL, Horizons Unlimited.

FONDAZIONE ZERI CATALOGO Cavallucci Antonio, Ritratto del beato

Spencer Alley Antonio Cavallucci (17521795) Rome

Fabio Cavallucci Mediterraneo DownTown

Antonio Cavallucci Pittore, Mostra D'Arte

Nec Spe, Nec Metu, Antonio Cavallucci, The Immaculate Conception, c....